Cari fratellini e sorelline,
Se voi guardando il presepe vede la Gesù Bambino e si riempie di fede perché Dio si è fatto bambino, una creanza, come uno di noi e che Egli è il Dio che sta sempre con noi, specialmente con le creature che hanno fame e in mezzo alle guerre,
Se voi riuscite a vedere negli altri bambini e bambine la presenza segreta di Gesù Bambino, specialmente in quelli che vagano per strada, sporchi e chiedendo cibo,
Se voi riuscite a far rivivere il bambino nascosto nei vostri genitori, nelle persone adulte e in tutti gli invitati, così che l’amore, la tenerezza, la gentilezza, la cura e l’amicizia con tutto il mondo, soprattutto in questo tempo in cui ha regnato l’odio, la menzogna, la calunnia e anche la morte per avere opinioni diverse,
Se voi guardando verso il presepe scoprite Gesù vestito poveramente, quasi nudo, come migliaia di bambini in questi tempi bui della pandemia e ricordate di tante creature ugualmente povere e vestite male, che soffrono dal profondo del cuore per questa situazione disumana e se volete condividere un poco di quello che c’è e volete quando sarete adulti, cambiare questo stato di cose,
E se voi, intrisi di fede, vi rendete conto che, sebbene sia un bambino che piange e cerca il seno di sua madre Maria, è il Divino che non è venuto per giudicarci, ma per giocare e gioire con noi,
Se voi vedete, nel presepe, la mucca, il bue, le pecore, le capre, i cani, i cammelli e l’elefante pensate che anche l’intero universo è illuminato da Gesù Bambino e che tutti, stelle, pietre, alberi, animali e umani, siamo tutti fratelli e sorelle e formiamo la grande Casa di Dio,
Se voi alzate lo sguardo e vedete il cielo ornato di stelle, grandi e piccole e vi ricordate che sopra di voi c’è sempre una stella simile a quella di Betlemme, accompagnandovi, illuminandovi, indicandovi i cammini migliori,
Allora sappiate che arriverò di nuovo e rinnoverò il Natale. Sarò sempre vicino a voi, camminando con voi, piangendo con voi e giocando con voi fino a quel giorno, che solo il Padre conoscerà, quando arriveremo tutti, umanità e universo, nella Casa del Padre e della Madre di bontà per stare insieme eternamente felici. E allora sarà una festa come quella del Natale, senza fine, oltre per l’eternità.
Betlemme, 25 dicembre dell’anno 1.
Firmato: Gesù Bambino
Leonardo Boff
(tradotto dal portoghese da Gianni Alioti)