Leonardo Boff
Il libro dell’Apocalisse che narra gli scontri finali della nostra storia, tra le forze della morte
e quelle della vita, ci dipinge un cavallo di fuoco che simboleggia la guerra: «il cavaliere fu
dato per bandire la pace della terra perché gli uomini si decapitino l’un l’altro» (6,4). La
guerra tra Russia e Ucraina e l’ordine del presidente russo di tenere in allerta le armi
nucleari, ci suscitano l’azione del cavallo di fuoco, la decapitazione dell’umanità, vale a
dire, un Armageddon umano.
Le severe sanzioni imposte dalla NATO e dagli USA alla Federazione Russa possono
portare al collasso dell’intera sua economia. Di fronte a questo disastro nazionale, la
possibilità che il leader russo non accetti la sconfitta come se Napoleone (1812) o Hitler (1942) avessero preso il paese, cosa che non riuscirono a fare. Quindi realizzerebbe le
minacce e avvierebbe un attacco nucleare. Solo l’arsenale russo può distruggere la vita
umana sul pianeta più volte. E una vendetta può danneggiare l’intera biosfera senza la
quale la nostra vita non potrebbe sopravvivere.
Dietro questo confronto Russia-Ucraina si nascondono potenti forze in lotta per l’egemonia
mondiale: la Russia, alleata con Cina e gli USA. La strategia di quest’ultimi è più o meno
nota, guidata da due idee principali: “one world and one empire” (gli USA), garantito da un
dominio a tutto spettro: dominio in tutti i campi con 800 basi militari distribuite nel mondo,
ma anche con il dominio economico, ideologico e culturale. Tale dominio completo
sarebbe alla base della pretesa degli Stati Uniti di essere “eccezionali”, di essere “la
nazione indispensabile e necessaria”, “l’ancora della sicurezza globale” o “l’unico potere”
((lonely power) veramente mondiale.
In questa volontà imperiale, la NATO, dietro la quale si trovano gli USA, si è estesa fino ai
limiti della Russia. Tutto ciò che serviva era l’inserimento dell’Ucraina per chiudere
l’assedio. I missili piazzati al confine ucraino avrebbero raggiunto Mosca in pochi minuti.
Da qui la richiesta della Russia che l’Ucraina rimanesse neutrale, altrimenti sarebbe stata
invasa. Questo è quello che è successo con le perversità che ogni guerra produce.
Nessuna guerra è giustificabile perché uccide vite umane e va contro il senso delle cose
che è la condizione per continuare a esistere.
La Cina, a sua volta, contende l’egemonia mondiale non con mezzi militari, anche
alleandosi con la Russia, ma attraverso la via economica con i suoi grandi progetti come la
Via della Seta. In questo campo sta superando gli USA e raggiungerebbe l’egemonia
mondiale anche con un certo ideale etico, quello di creare “una comunità di destino
comune partecipata da tutta l’umanità, con società sufficientemente rifornite”.
Ma non voglio prolungare questa prospettiva bellicosa, davvero folle fino al punto di
essere suicida. Ma questo scontro tra potenze rivela l’incoscienza degli attori in campo sui
reali rischi che gravano sul pianeta che, anche senza il ricorso ad armi nucleari,
potrebbero mettere in pericolo la vita umana. Va detto che tutti gli arsenali di armi di
distruzione di massa si sono rivelati totalmente inutili e ridicoli di fronte a un virus
minuscolo come il Covid-19.
Questa guerra rivela che i responsabili del destino umano non hanno imparato la lezione
fondamentale del Covid-19, che non ha rispettato le sovranità e i limiti nazionali. Ha colpito
l’intero pianeta. L’epidemia richiede l’instaurazione di una governance globale di fronte a
una problema globale. La sfida va oltre i confini nazionali, è costruire la Casa Comune.
Non si sono resi conto che il grosso problema è il riscaldamento globale. Già siamo
immersi nella crisi climatica, gli eventi fatali di questi mesi – dovuti alle inondazioni di intere
regioni, ai tifoni e alla scarsità di acqua dolce – sono visibili. Abbiamo solo 9 anni per
evitare una situazione di non ritorno. Se entro il 2030 aumentiamo di 1,5 gradi Celsius la
temperatura del pianeta, non saremo in grado di controllarlo e ci dirigeremo verso un
collasso del sistema Terra e dei sistemi vita.
Stiamo toccando i limiti di sostenibilità della Terra. I dati di sovraccarico della terra (Earth
Overshoot) indicano che il 22 settembre 2020 le risorse non rinnovabili necessarie alla vita
erano esaurite. Il persistere del consumismo, pretende dalla Terra quello che lei non può
più dare. In risposta, lei ci invia virus letali, aumenta il riscaldamento, destabilizza i climi e
distrugge migliaia di esseri viventi.
La sovrappopolazione associata a una nefasta disuguaglianza sociale, con la stragrande
maggioranza dell’umanità che vive in povertà e nella miseria, quando l’1% della
popolazione controlla il 90% della ricchezza e dei beni e servizi essenziali, può portare a
conflitti con innumerevoli vittime e alla devastazione di interi ecosistemi.
Questi sono i problemi, tra gli altri, che dovrebbero preoccupare i capi di stato, gli
amministratori delegati delle grandi Corporation e i cittadini, poiché loro mettono
direttamente a rischio il futuro dell’intera umanità. Di fronte a questo rischio globale, è
ridicola una guerra per zone di influenza e di sovranità già obsolete.
Quelli che ci danno speranza sono quegli anonimi “Noè” che prosperano ovunque, a
partire dal basso, costruendo le loro le arche salvifiche attraverso una produzione
rispettosa dei limiti della natura, per un’agro-ecologia, per comunità solidali, per
democrazie socio-ecologiche partecipative, lavorando a partire dai propri territori. Loro
possiedono la forza del seme del nuovo e con una mente nuova (la Terra come Gaia), con
un cuore nuovo (il legame di affetto e cura per e con la natura) garantiscono un nuovo
futuro con la coscienza di una responsabilità universale e di un’interdipendenza globale.
La loro guerra è contro la fame e la produzione di morte e la loro lotta è per la giustizia per
tutti, la promozione della vita e la difesa dei più deboli e indigenti. Questo è quello che
deve essere. E quello che deve essere, ha intrinsecamente una forza invincibile.
Leonardo Boff per http://www.leonardoboff.org eco-teologo e filosofo, Leonardo Boff ha scritto in italiano «Abitare la Terra: qual è la strada per la fraternità universale?», Castelvecchi 2021. (traduzione dal portoghese di Gianni Alioti
Fonte: Il faro di Roma 9/3/2022