Michael Lövy
Pubblichiamo questo testo fondamentale del franco-brasiliano Michael Lövy, professore alla Sorbone, sociologo, grande conoscitore del Brasile e che unisce la sociologia con l’ecologia, oltre che, essendo ebreo, apparire come specialista in teologia della liberazione latinoamericana. Brillante intelligenza e rigore scientifico sono i tratti distintivi della sua vasta produzione, in gran parte pubblicata in Brasile. Dobbiamo divulgare questo decalogo, perché non copre i problemi, smaschera le trappole del sistema dominante e ci lancia un serio monito: se non cambiamo, potremmo scomparire dalla faccia della Terra. Ma le sue indicazioni vanno nella direzione di ciò che dobbiamo fare già adesso per salvare la vita del nostro pianeta.
Leonardo Boff
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Dieci comandamenti per salvare la vita su questo pianeta
L’autore di queste note non si considera un nuovo Mosè e non ritiene di aver ricevuto da Geova questo Eco-decalogo. È semplicemente un tentativo di rispondere, con un pizzico di ironia, in due brevi pagine, alla domanda che molti oggi si pongono: cosa fare?
Cosa fare di fronte alla crisi ecologica e alla catastrofe climatica?
- Prenderai sul serio la crisi ecologica. Non è solo un problema tra tanti, è la questione politica, economica, sociale e morale più importante del XXI secolo. È una questione di vita o di morte. La nostra casa comune brucia di fuoco. Non c’è tempo da perdere. Hai altre preoccupazioni? Sei giustamente preoccupato per il prezzo della benzina e del gas e sei ingiustamente preoccupato per il grande numero di arabi, neri, zingari, ebrei, messicani e gay nel tuo paese? Devi modificare le tue preoccupazioni. La crisi climatica è più grave. Molto più grave? Infinitamente peggiore. Riguarda la tua sopravvivenza e/o quella dei tuoi figli e nipoti.
- Non adorerai gli idoli della religione capitalista: “Economia di mercato”, “Energie fossili”, “Crescita del PIL”, “Organizzazione Mondiale del Commercio”, “Fondo Monetario Internazionale”, “Competitività”, “Rimborso del debito”, eccetera. Questi sono falsi dei, avidi di sacrifici umani e responsabili del riscaldamento globale.
- Agirai quotidianamente in conformità con i principi ecologici. Rifiuterai di viaggiare in aereo su distanze coperte per ferrovia. Ridurrai drasticamente il consumo di carne. Eviterai le trappole del consumismo. Sarai consapevole dell’interdipendenza di tutti gli esseri viventi e agirai con prudenza e rispetto per la natura. Ma rifiuterai le illusioni del “colibrismo“: la convinzione che il cambiamento ecologico risulterà dalla somma di piccole azioni individuali.
- Sosterrai azioni collettive, ad esempio, qualsiasi lotta ecologica concreta, nel tuo paese e nel mondo. A seconda dei casi, opterai per manifestazioni di piazza, atti di disobbedienza civile, ZAD [Zone da Difendere], sabotaggio di oleodotti. Parteciperai o sosterrai movimenti, ONG, ecc. che si battono per cause ecologiche, privilegiando quelle più radicali.
- Non opporrai mai il sociale e l’ecologico. Cercherai, in tutti i modi, di favorire la convergenza tra lotte sociali ed ecologiche. Agirai per garantire posti di lavoro alternativi ai lavoratori delle aziende inquinanti, che devono chiudere. Proverai a mettere insieme sindacati e movimenti ecologisti.
- Sarai solidale, militante e/o finanziariamente, con i rifugiati climatici e le vittime di catastrofi ecologiche. Chiederai che le frontiere del tuo paese siano aperte e che i paesi ricchi del Nord indennizzino i paesi poveri del Sud per i danni causati dal cambiamento climatico.
- Lotterai senza tregua contro i politici ecocidi e/o negazionisti del clima, i Donald Trump, Jair Bolsonaro, Scott Morrison e co. Tutti i mezzi sono buoni per sloggiarli, sostituirli, neutralizzarli.
- Rifiuterai il tuo sostegno a coloro che invocano invano il nome dell’ecologia. Cioè politici che fanno bei discorsi, ma non agiscono contro le emissioni e i combustibili fossili. O che propongono false soluzioni come “diritti di emissione”, “meccanismi di compensazione” e altre mistificazioni del capitalismo verde e del green washing.
- Combatterai con ogni mezzo le compagnie dell’oligarchia fossile, cioè l’enorme complesso economico-finanziario-politico-militare legato alle energie fossili: petrolio, carbone, gas. Lotterai per la loro espropriazione e per la creazione di un servizio pubblico per l’energia, decisamente orientato alle energie rinnovabili (solare, eolica, idrica, ecc.) e capace di offrire servizi gratuiti alle classi popolari.
- Sapendo che il problema è sistemico e che, di conseguenza, nessuna soluzione reale sarà possibile nell’ambito del capitalismo, parteciperai, in un modo o nell’altro, a partiti o movimenti che propongono alternative anti-capitaliste: eco-socialismo, ecologia, decrescita, ecc.
*Michael Löwy è direttore della ricerca in sociologia presso il Centre nationale de la recherche scientifique (CNRS). Autore, tra gli altri libri in italiano, di ‘Ecosocialismo – L’alternativa radicale alla catastrofe capitalista’ (Ombre corte).
(traduzione dal portoghese di Gianni Alioti)